La Pomona

Viso di donna e capelli d’uva, Pomona è la dea romana dei frutti (chiamata perciò Patrona pomorum, “signora dei frutti”), non solo di quelli che crescono sugli alberi, ma anche dell’olivo e della vite).

Il nome della dea deriva da pomum, “frutto”. Ovidio la descrive con una falce nella mano destra e le era dedicato un bosco sacro denominato Pomonal, situato a sud del XII miglio della via Ostiense, nei pressi dell’attuale Castel Porziano a Roma. Secondo il poeta Ausonio, Pomona ha in tutela il mese di settembre perché è quello in cui matura la frutta.

La Pomona Italiana, di Giorgio Gallesio (Finalborgo, 1772 – Firenze, 1839), è anche la prima e più importante raccolta di immagini e descrizioni di frutta e alberi fruttiferi realizzata in Italia. L’opera, pubblicata in fascicoli tra il 1817 e il 1839, oggi è conservata in pochi esemplari.

È quindi la Pomona, il volto di colei che si ritrova su tutte le nostre etichette dal 1979 ad oggi.

Le attuali fanno parte di una recente rivisitazione, un restyling affidato allo studio Robilant di Milano, importante società di grafica che rappresenta il Made in Italy in tutto il mondo.

Affidarsi a Maurizio di Robilant è stato un ritorno alle origini; proprio lui nel lontano 1979, ancora ragazzo, raffigurò sulle prime etichette il volto della nostra Pomona.

La Pomona è sempre presente in diverse occasioni, e l’azienda la ripropone in oggetti di varie sfumature, a ricordarne come buon auspicio di vegliare sul raccolto e sulla cantina.